Ipermetropia
Senti spesso gli occhi affaticati dopo aver letto?
Gli oggetti vicini ti sembrano sfuocati?
Hai spesso mal di testa e bruciore agli occhi?
Allora, potresti essere ipermetrope!
L’ipermetropia è un difetto di vista che causa una visione sfocata degli oggetti vicini. Però, se si presenta in forma molto lieve, il nostro occhio è in grado di compensarla e quindi è possibile anche non accorgersi di soffrirne. In casi moderati comporta invece una visione sfocata degli oggetti vicini, nei casi elevati, provoca una visione sfocata a tutte le distanze e obbliga all’utilizzo costante di occhiali o lenti a contatto.
Cos’è?
L’ipermetropia è un disturbo della vista causato da un occhio più corto del normale, che fa sì che i raggi luminosi, invece di focalizzarsi sulla retina, si concentrino dietro di essa, provocando una visione sfocata.
Molto spesso, grazie al naturale meccanismo di accomodazione, cioè il meccanismo per il quale il nostro cristallino cambia forma per mettere a fuoco gli oggetti a differenti distanze, questo difetto viene compensato. È però indubbio che questa continua compensazione che deve operare il cristallino per permetterci di vedere bene, comporti uno sforzo non indifferente, che può tradursi nella sensazione di avere gli occhi stanchi e che bruciano o di mal di testa.
L’ipermetropia può essere:
- Lieve: da 0 a 2 diottrie
- Moderata: da 2 a 4 diottrie
- Elevata: oltre le 4 diottrie
Cause dell’ipermetropia
L’ipermetropia può essere causata da:
Sintomi comuni
Come anticipato, se si presenta in forma lieve, l’ipermetropia può non dare sintomi.
Chi soffre invece di ipermetropia moderata o elevata, può presentare i seguenti problemi:
- Difficoltà nel leggere
- Mal di testa
- Occhi rossi e stanchi dopo la lettura o attività che impegnano la vista da vicino
- Tendenza ad incrociare gli occhi per riuscire a mettere a fuoco a brevi distanze
Ipermetropia e bambini
Molti bambini sono ipermetropi, poiché il loro bulbo oculare è più corto del normale. Durante lo sviluppo, però, in molti casi, la situazione si risolve autonomamente perché l’occhio, crescendo, assume una lunghezza corretta.
Quando però l’ipermetropia si presenta in forma grave, va trattata.
Il rischio infatti è che, a seguito di una forte ipermetropia trascurata, possa svilupparsi quello che viene chiamato “occhio pigro” o, in gergo tecnico, ambliopia.
Questa è una condizione per la quale, il cervello, rilevando una differenza tra la capacità di visione di un occhio rispetto all’altro, ad un certo punto, decide di privilegiare l’occhio che vede meglio, a discapito di quello più debole.
In questi casi, bisogna affrontare la situazione entro i sei, otto anni o le capacità visive dell’occhio più debole non saranno mai più recuperabili.
Ecco perché è importante eseguire visite oculistiche regolari anche nei bambini già a partire dai 3 anni.
Ipermetropia ed adulti
L’ipermetropia di solito insorge durante l’infanzia o l’adolescenza e, se non si risolve autonomamente al termine del periodo di sviluppo, è un difetto che accompagnerà chi ne è affetto durante la propria vita di adulto.
Capita talvolta però che introno ai 40/45 anni, alcune persone sperimentino un calo repentino della vista da vicino, si rivolgano allarmati all’oculista e scoprano, in quel momento, di essere sia ipermetropi che presbiti.
Questi sono i casi di ipermetropie molto lievi che il nostro occhio, tramite il meccanismo di accomodazione, è sempre stato in grado di compensare e quindi non sono mai stati rilevati.
Quando però, a causa dell’invecchiamento, il nostro meccanismo di accomodazione comincia a non essere più così efficiente, ovvero quando iniziamo a diventare presbiti, ecco che anche l’ipermetropia si manifesta, enfatizzando le problematiche legate anche alla presbiopia, cioè la difficoltà a mettere a fuoco da vicino.
Come si diagnostica
L’ipermetropia si diagnostica tramite una normale visita dall’oculista senza necessità di esami invasivi o a contatto con l’occhio.
È importante svolgere questa visita da un oculista, poiché è fondamentale che vengano utilizzate le gocce che dilatano la pupilla. Questo perché la funzione di queste gocce è quella di bloccare il naturale processo di accomodazione messo in atto dall’occhio a cui viene chiesto, durante la visita, di leggere delle lettere o identificare dei disegni (nei bambini).
In questo modo, anche le ipermetropie lievi, emergono, perché l’occhio non le può compensare.
Correzione ipermetropia
L’ipermetropia può essere corretta con:
Occhiali, lenti a contatto, chirurgia laser, impianto di ICL e
sostituzione del cristallino.
Le varie possibilità di correzione dipendono dall’età, dall’entità dell’ipermetropia stessa e dalle esigenze di ciascuno.
Soluzioni senza occhiali
Superata la fase di crescita e una volta accertato che l’ipermetropia sia stabile da almeno 2 anni, si può valutare la chirurgia refrattiva. Le opzioni includono:
- Trattamento laser (fino a 5 diottrie): la più comune è la tecnica Femtolasik.
- Impianto di lenti ICL: adatto per difetti superiori a 4 diottrie o per condizioni oculari che sconsigliano il laser.
Soluzioni dopo i 50 anni
Dopo i 50 anni, se durante una visita oculistica viene riscontrata un’opacità del cristallino, si può considerare la sostituzione del cristallino.
Nel caso non si ravvisino queste opacità, è possibile effettuare il trattamento laser Presbyond, che correggerà sia ipermetropia che presbiopia.
Soluzioni dopo i 50 anni
Dopo i 50 anni, se durante una visita oculistica viene riscontrata un’opacità del cristallino, si può considerare la sostituzione del cristallino.
Nel caso non si ravvisino queste opacità, è possibile effettuare il trattamento laser Presbyond, che correggerà sia ipermetropia che presbiopia.
Soluzioni senza occhiali
Superata la fase di crescita e una volta accertato che l’ipermetropia sia stabile da almeno 2 anni, si può valutare la chirurgia refrattiva. Le opzioni includono:
- Trattamento laser (fino a 5 diottrie): la più comune è la tecnica Femtolasik.
- Impianto di lenti ICL: adatto per difetti superiori a 4 diottrie o per condizioni oculari che sconsigliano il laser.
Vantaggi della chirurgia refrattiva
Essere dipendenti da occhiali e lenti a contatto può costituire un disagio, sia perché limita l’autonomia personale, sia perché a volte è scomodo. Pensiamo ad esempio a chi fa sport, gli occhiali si appannano, se si va a correre e piove, si sporcano, con il sudore scivolano e le lenti a contatto a volte si dislocano o si sporcano inficiando la prestazione sportiva.
Non da ultimo, c’è anche l’aspetto estetico, che molto spesso ha delle ricadute psicologiche ed emotive. Gli occhiali da ipermetrope ingrandiscono gli occhi, dando l’effetto “cartone animato”, che non sempre è piacevole. È chiaro che se ci si sente buffi o a disagio con l’occhiale, anche i nostri rapporti interpersonali e lavorativi ne verranno influenzati.
Tante persone, una volta fatto il trattamento laser o dopo aver messo le ICL, non solo vedono bene, ma cambiano anche personalità. Rinascono!
Si sentono belli e finalmente in armonia con se stessi.
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