Il glaucoma è la seconda causa di cecità al mondo e colpisce più di 1 milione di persone solo in Italia.
Purtroppo, circa il 50% delle persone che ne soffrono non si sottopongono ai trattamenti necessari per rallentarne il decorso, perché non sono consapevoli di esserne affetti. Ciò accade perché il glaucoma inizialmente attacca la vista periferica e non è facile notarlo senza una visita oculistica adeguata.
È una malattia dell’occhio causata da un aumento anomalo della pressione dell’occhio che danneggia le fibre del nervo ottico provocando perdita della vista.
Qualsiasi approccio terapeutico al glaucoma è volto a rallentarne la progressione e quindi cerca di preservare le fibre del nervo ottico ancora integre. Non è purtroppo possibile ripristinare quelle perdute.
Se fino a poco tempo fa i colliri erano il gold standard nella terapia del glaucoma, oggi i laser hanno dimostrato grande efficacia e minori effetti collaterali dei colliri che invece provocano bruciore, arrossamenti e comunque la necessità di essere messi per sempre da 1 a 3 volte al giorno. Le terapie realizzate con i laser si chiamano trabeculoplastica, ciclofotomodulazione e iridotomia.
Laddove colliri e laser terapie non fossero più efficaci, si può ricorrere a metodiche più invasive come la trabeculectomia o l’impianto di dispositivi drenanti.